I nasi adunchi, i menti prominenti, la pelle cadente, le bocche sdentate, le rughe della vecchiaia, a restituire la deformità e il grottesco di quell'infinitamente brutto che tanto affascinava Leonardo da Vinci: è la mostra di incisioni "Leonardo disegnato da Hollar", primo degli eventi che la Fondazione Rossana e Carlo Pedretti ha in programma per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte del grande genio toscano. Nata dall'intuizione di Carlo Pedretti, massimo studioso di Leonardo scomparso nel gennaio scorso che acquistò negli anni '50 i lavori di Wenceslaus Hollar (1607-1667) come rare testimonianze dell'interesse nel '600 per i disegni leonardiani di caricature, la mostra sarà allestita dal 16 dicembre al 5 maggio a Villa Baronti-Pezzantini, la nuova sede della Fondazione nel cuore di Vinci. Saranno 31 le incisioni dell'artista boemo presentate al pubblico: si tratta di opere mai esposte in Italia, nelle quali Hollar estrapola dai disegni di Leonardo profili di uomini e teste bizzarre
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