Mancano meno di 48 ore alla fine del suo incarico alla guida del Parco dell'Appia Antica, ma il direttore generale Rita Paris non si risparmia dal fare un ultimo appello perché siano assegnati i fondi necessari per la sopravvivenza di questa eccezionale meraviglia archeologica e naturalistica a cielo aperto. E il ministro Alberto Bonisoli in un videomessaggio promette che nel 2019 affronterà la situazione: "Le dotazioni finanziarie del Parco - spiega - non sono sufficienti. Questo è un parco che non si può autosostenere e deve rimanere aperto, gratuito e disponibile a tutta la cittadinanza".
"Abbiamo - spiega la Paris - un piano triennale per cui se vogliamo soltanto mantenere, abbiamo bisogno di almeno 2 milioni di euro l'anno. Ci sono poi da mettere urgentemente le mani sull'Acquedotto Claudio che è in condizioni precarie e su cui siamo intervenuti con interventi di somma urgenza. Sta perdendo pezzi e sta messo male: abbiamo chiesto 5 milioni solo per la sua messa in sicurezza".
La Paris fa il punto anche sulle acquisizioni: "Dopo che abbiamo perso il Colombario dei Liberti di Augusto, per Sant'Urbano il ministro Franceschini mi ha dato mandato per procedere con la trattativa privata, che ben conoscevo perché l'abbiamo seguita per l'acquisizione di Santa Maria Nova. Siamo partiti con una cifra incredibile e siamo arrivati a 491 mila euro che sono stati accreditati recentemente dal ministero e sono sul nostro conto".
A chi le chiede se le ruspe così attive sulle ville dei Casamonica possano essere usate anche nel Parco risponde battagliera: "Lì è stato fatto anche perché c'era una situazione legata alla criminalità ma va fatto anche semplicemente perché certe costruzioni in certi luoghi non ci possono stare. Dobbiamo tutti pretendere di riprenderci questi monumenti e pezzi di territorio consumati abusivamente quando invece la legge è molto chiara". E aggiunge: "Non è possibile lasciare al futuro una situazione del genere, ci sono monumenti che soltanto i professori conoscono e che non riescono neanche a vedere. E i cittadini? Ci sono monumenti che sono rimasti intrappolati per caso tra muri e villini. Potrebbero stare vicino ad altri monumenti e potrebbero diventare dei bellissimi complessi da recuperare e ricucire".
E sulla fine del suo incarico la Paris non nasconde la sua amarezza ("Ho vinto un concorso fino a marzo del 2021 ma mi ritrovo in pensione da venerdì, non credevo...") e i tanti studiosi, colleghi e normali cittadini riuniti all'Accademia di San Luca per la presentazione del Piano per il Parco le tributano un lungo e commosso applauso di commiato. "Voglio cogliere l'occasione per ringraziare questi miei compagni di viaggio, seppure breve, che spero porteranno avanti questo compito" conclude.
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