Una serie di eventi, sabato 19
gennaio, Giornata della Memoria, e il giorno successivo, a
Udine, tra Palazzo Morpurgo e il Visionario, ricorderanno ai
friulani il percorso artistico e umano dell'artista Aurelio
Mistruzzi, nato a Villaorba frazione di Basigliano (Udine) nel
1880. L'occasione - organizzata dal Comune di Udine su un'idea
di Debora Tonellotto Pera - è stata però concepita in modo più
ampio, proprio partendo dalla figura di Mistruzzi che verrà
ricordato non solo per il suo valore artistico come scultore e
medaglista (importante il suo apporto anche come incisore del
Vaticano) ma anche per la sua figura umana.
L'arte di Mistruzzi arricchisce i Musei Civici di Udine, ma il
suo nome rievoca il senso profondo dell'umana solidarietà:
inserito con la moglie Melania nel novero dei Giusti tra le
Nazioni, Mistruzzi va infatti ricordato per aver salvato alcuni
cittadini ebrei a Roma durante il fascismo, dopo l'emanazione
delle leggi razziali, tra questi la piccola Lea Polgar, bimba
esule friulana.
Il 20 gennaio a Palazzo Morpugo, alle 17,30 verrà inaugurata la
mostra su Mistruzzi artista e uomo, mentre il giorno successivo,
alle 20,30 al Visionario, verrà proiettato il film documentario
"1938, quando scoprimmo di non essere più italiani", del regista
Pietro Suber, presentato lo scorso ottobre alla Festa del Cinema
di Roma. Nel film viene ricordato uno dei più commoventi episodi
di quel tragico periodo, quando l'umanità e la civiltà di alcuni
italiani coraggiosi, salvarono le vite di molti ebrei: tra
questi Lea Polgar, che venne nascosta da Mistruzzi e da sua
moglie in un rifugio ricavato in casa. La vicenda viene
ricordata nel film dalla stessa Lea Polgar che sarà presente a
Udine e parlerà prima della proiezione del film.
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