"È una mostra piccola, ma preziosa
perché il lavoro che c'è dietro è molto importante e fa vedere i
risultati di una ricerca scientifica seria e le varie modalità
di acquisizione di opere di un museo". Lo ha detto Cecilie
Hollberg, direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze
presentando la mostra Nuove acquisizioni 2016-2018 che apre
domani 22 gennaio fino al 5 maggio con opere di varia
provenienza. Lei, intanto, è "molto orgogliosa" per la
ricomposizione della pala d'altare di Mariotto di Nardo
smembrata in 2 tavole e due semilunette (in tutto 4 frammenti).
"Siamo riusciti a ricomporre due frammenti di due laterali di un
altare tagliati in due pezzi per venderle meglio. Li abbiamo
trovati da due antiquari: costavano in tutto 470mila euro".
Altre 4 opere provengono dalla Certosa di Firenze e
"assegnate alla Galleria per motivi naturali, storici perché
abbiamo la collezione più importante di fondi oro". Confiscati
in Svizzera 2 dipinti recuperati dal Nucleo tutela patrimonio
culturale di Roma
Infine, fa parte della mostra un busto di Lorenzo Bartolini
che, ha raccontato Hollberg, "è stato scoperto per caso alla
biennale dell'antiquariato e siamo riusciti ad averlo grazie ad
una donazione dell'associazione Amici della Galleria
dell'Accademia.
Oltre alle opere, la direttrice ha evidenziato anche le
'acquisizioni' di personale. "Sono molto contenta - ha detto -
perché siamo riusciti ad avere due nuovi funzionari, un
architetto e una restauratrice che ha cominciato il 28 dicembre,
alla fine dell'anno, e meno male perché chissà se nel 2019 ci
sarebbe ancora stata la possibilità di darle un incarico
statale".
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