Nel circuito urbano del rupestre di
Matera (Capitale europea della Cultura 2019) alla scoperta di
antichi monasteri, segnati dalla presenza silenziosa di uomini
dediti alla preghiera e all'arte con la rappresentazione
dell'iconografia cristiana e bizantina. L'opportunità è offerta
da due siti rientrati a far parte della piena disponibilità
dell'amministrazione comunale, che li destinerà a funzioni
culturali: si tratta della chiesa rupestre di Santa Maria de
Armeniis e del complesso monastico di Santa Lucia e di
Sant'Agata.
Situata nel Sasso Caveoso, Santa Maria de Armeniis si
affaccia sul "ghetto" che contrassegnava il quartiere ebraico.
L'altro complesso conventuale restaurato, quello di Santa Lucia
e di Sant'Agata, si trova a ridosso di Largo Madonna delle
Virtù, che separa il Sasso Barisano da quello Caveoso. L'ex
monastero si affaccia sulla "gravina" e sui sentieri che portano
dagli antichi rioni di tufo al Parco rupestre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA