Prima una visita al cantiere, poi un
salto nell'aula "dove facevamo occupazione negli anni '60": l'ex
alumnus Renzo Piano arriva con in mano il caschetto protettivo
alla presentazione del futuro campus di architettura del
Politecnico di Milano, da lui ideato e immaginato come un'"opera
di rammendo" perché "dobbiamo cucire le città e gli spazi
comuni: la connessione è segno di civiltà, la trasformazione è
il modo in cui le città si rinnovano e diventano più belle nel
senso nobile del termine".
"Spendere due ore in un cantiere è magia pura perché sono una
speranza per il futuro, io - racconta - sono cresciuto andando
in cantiere e trovo che siano una promessa di felicità, perché
costruire è un gesto di solidarietà, di pace". Cuore del
progetto, che prevede un investimento di oltre 40 milioni di
euro, un giardino da 8000 mq con 100 nuovi alberi. Finita la
demolizione, ora parte la costruzione, che dovrebbe terminare
nella primavera 2020. Al via anche una campagna di fundraising,
attiva fino a fine lavori.
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