L'artista-tatuatore Marco Manzo, il
prossimo 9 maggio presenterà nel Padiglione Nazionale Guatemala
della 58/a Biennale Internazionale d'Arte di Venezia,
un'installazione, che resterà in mostra nella sede fino al 24
novembre e una performance dedicata al femminicidio. Si tratta
di due opere monumentali composte da oltre venti sculture in
marmo bianco di Carrara, per rappresentare il tema della
violenza sulle donne, i cui tatuaggi riportati sulle opere
confermano come tale espressione artistica sia annoverata tra i
linguaggi più nuovi della storia dell'arte contemporanea. La
performance vede alcune donne tatuate interagire con
l'installazione El muro del silencio, costituita da quattro
pareti titolate Tatuana e Salvarse el pellejo.
Sulla pelle delle donne si delineano motivi tipici dello stile
Ornamentale, di cui Marco Manzo è maestro, arricchiti da
elementi decorativi di tessuti guatemaltechi mischiati a pizzo
veneziano, macramè, dentelle e gioielli vittoriani.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA