E' tornata a zampillare oggi, dopo
quasi un secolo, l'acqua dell'impianto idrico nelle fontane,
nelle vasche e nelle grotte del sistema delle Rampe del Poggi a
Firenze, opera monumentale che collega il lungarno con Piazzale
Michelangelo. Nonostante la pioggia centinaia di persone hanno
partecipato alla riaccensione dell'impianto alla presenza del
sindaco Dario Nardella e del presidente della Fondazione Cr
Firenze Umberto Tombari.
Dal momento in cui è stato premuto il pulsante rosso sono
trascorsi 10 minuti perché l'acqua, salutata da un fragoroso
applauso e tra le note dell'Inno alla gioia di Beethoven,
uscisse dalla conchiglia posta alla sommità e raggiungesse le
fontane poste ai lati della Torre di San Niccolò, coprendo un
dislivello di 54 metri. Rinviato per maltempo invece l'evento
'Le Rampe in Festa' che Comune e Fondazione avevano organizzato
per per salutare l'importante recupero.
Il grande restauro è stato finanziato interamente da
Fondazione Cr Firenze nell'ambito del'Art bonus' e curato dal
Comune di Firenze. Tutta l'operazione ha comportato un
investimento complessivo di 2,5 milioni di euro. "Oggi è grande
la gioia di rivedere questo complesso architettonico e
monumentale tornare a funzionare come 100 anni fa - ha detto
Nardella -. E di questa meraviglia ringrazio tutti coloro che ci
hanno permesso di arrivare fin qui. Siamo davvero molto felici
per questa giornata indimenticabile e storica". "Un intervento
molto impegnativo e con non poche difficoltà - ha sottolineato
Tombari - completato in soli nove mesi. Il merito va alle
maestranze per l'entusiasmo e l'alta competenza dimostrata.
Firenze ha davvero delle eccellenze senza le quali il risultato
non sarebbe stato questo e in tempi così rapidi".
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