Il disegnatore Mauro
Biani e il fotografo di guerra Giorgio Bianchi saranno gli
artisti di punta delle mostre in programma nella settima
edizione di Passaggi Festival Fano (24-30 giugno).
L'appuntamento è per il 24 giugno con il percorso inaugurale che
partirà da piazza Sansovino e si concluderà alla Mediateca
Montanari. Curate dall'art manager Paola Gennari, le mostre
punteggeranno il centro storico con cinque sedi per sei artisti,
disegnando, come tradizione, un itinerario turistico artistico
della città: fotografia, incisione, pittura mista a scultura,
illustrazioni e disegni, per una collettiva e cinque personali
di artisti provenienti da esperienze molto diverse, affermati ed
emergenti.
Nella Mediateca Montanari sarà ospitata, fino al 28 luglio,
la mostra del vignettista e illustratore Biani, primo evento
della collaborazione avviata da quest'anno tra Passaggi,
Fondazione Musica per Roma e "Libri Come, Festa del libro".
Biani con il suo tratto racconta le pieghe, e le piaghe, del
nostro presente dalle pagine del Manifesto e dell'Espresso. "Le
nostre libertà" è una raccolta di vignette dedicate a Giulio
Regeni, un omaggio al ricercatore italiano assassinato in Egitto
nel 2016 la cui morte manca ancora di una verità. Biani sarà a
Passaggi il 30 giugno, per presentare, nella rassegna di graphic
novel, il suo libro "La banalità del ma" (People), intervistato
dal direttore di Rai Radio 3, Marino Sinibaldi.
La Galleria del Monte ospiterà fino al 28 luglio la personale
di fotografia di Bianchi, romano, autore di reportage da Siria e
Ucraina, capace di mostrare con i suoi scatti l'umanità non
vinta dalle guerre. "Spartak, tra i sopravvissuti della città
fantasma" il titolo della mostra che racconta la storia di un
villaggio a 3 km da Donetsk, spopolato dalla guerra civile
ucraina, e dei 45 abitanti che hanno deciso di rimanere
nonostante rischi e difficoltà.
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