Dopo il ritrovamento in mare nel 2005
da parte di Salvatore Schiano di Colella e Silverio Gargiulo, è
da pochi giorni collocata all'ingresso del Museo Archeologico di
Ventotene la statua acefala, del "Togato".
Dunque a più di 10 anni dal recupero nei pressi della
peschiera romana la statua, ricoperta al momento di molti
"resti" del suo lungo soggiorno in mare è stata collocata
all'ingresso del Museo Archeologico in Piazza Castello per la
fruizione di tutti. La collocazione, realizzata con corretta
procedura eseguita dal direttore del Museo, prof. Alessandro De
Bonis in accordo con la locale soprintendenza, è seguita al
lungo e impegnativo lavoro di spostamento, anch'esso seguito dal
direttore del Museo, con il contributo, anche operativo, da
parte del vicesindaco Domenico Malingieri, del delegato alla
cultura Aurelio Matrone, del tecnico comunale Luigi Cirillo e
dei volontari Gaspare Merendino, Silverio Gargiulo, Alessandro
Ammirato, Pasquale Curcio e Paolo Pecoraro (tutti insieme nella
foto).
Si tratta di una imponente statua acefala, di età imperiale,
rappresentante un probabile imperatore con abiti di togato
romano.
Il peso del corpo è poggiate sul lato sinistro in cui è la
gamba tesa, mostrando invece a destra la gamba leggermente
flessa e arretrata. Il braccio destro è poggiato all'altezza del
petto nella tipica posa dei togati di rango nobile, mentre il
sinistro è poco conservato. All'altezza del collo si apre un
incavo che doveva accogliere una testa di altro o simile
materiale, secondo l'uso romano di mantenere il corpo della
statua e sostituire solo la testa nel momento del cambio del
vertice al potere.
Il reperto è ricavato in un blocco monolitico. Sarà
predisposto quanto prima un intervento di restauro conservativo
e così, oggi, il meraviglioso reperto e lì ad attendere i
visitatori, spiega una nota del comune.
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