Una rara e unica versione
dell'Ultima Cena di Cristo, con la caratteristica di vedere
raffigurati ben due Giuda Iscariota. Un affresco situato nella
parete di fondo del refettorio francescano a fianco della chiesa
di San Crispolto a Bettona (Perugia), che sembra provenire dalla
fine del '500.
La scoperta è stata fatta dallo studioso e artista veneziano
Guerino Lovato, che sul tema tiene un incontro il 28 giugno
proprio a Bettona, e che è giunto alla conclusione del "doppio
Giuda" dopo un'analisi di carattere iconografico sull'affresco.
"Le figure - nota Lovato - sono in totale 17: Cristo, 13
apostoli e non 12, due servi, uno addetto a lavare le mani dei
commensali e un responsabile trinciante addetto alle carni e,
nondimeno, il Demonio in persona".
Il primo Giuda di Bettona si lava le mani, anticipando il
gesto di Pilato. Una posizione "ambigua", per Lovato, visto che
a differenza del governatore, Giuda tradisce effettivamente
Gesù, "ma qui i francescani di Bettona pongono la variante del
libero arbitrio, della libera scelta che potrebbe ancora
cambiare la Storia". Nella seconda raffigurazione Giuda è invece
seduto, unico tra gli apostoli senza aureola. Ha sempre lunghi
capelli divisi nel mezzo e barba folta e scura, ha una veste
rossa.
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