Palazzo Pallavicino di Genova, tra
le 42 dimore storiche dei Rolli patrimonio dell'umanità, per la
prima volta si apre per la nascita della Fondazione Pallavicino,
inaugurata alla presenza del direttore artistico Vittorio
Sgarbi, il presidente Domenico Pallavicino, discendente
dell'antica casata che vanta anche tre dogi della Repubblica di
Genova, e il sindaco della città Marco Bucci. L'idea della
fondazione è di conservare, valorizzare e rendere pubblica la
memoria dei Pallavicino, con le importanti opere d'arte della
famiglia custodite nel palazzo del Sedicesimo secolo,
promuovendo mostre d'arte antica e contemporanea proprio nelle
ricche stanze dell'edificio che saranno così visitabili,
immaginando pubblicazioni e l'istituzione di borse di studio per
giovani studiosi. Nelle intenzioni anche quella di incrementare
la collezione con acquisti mirati sul mercato italiano e
internazionale.
"E' il primo segnale di vita nuova dopo il crollo del ponte,
che è un crollo dovuto a una situazione di difficoltà
strutturale, ma nulla è più grave che l'averlo buttato giù - ha
detto con la sua solita verve polemica Sgarbi, presentando la
fondazione -. Era un monumento della storia della città. Sarebbe
come buttar giù un acquedotto romano perché non funziona più.
Mentre quello diventa polvere qui esce dalla polvere un palazzo
straordinario". "Ho fatto ottenere dal ministero degli Interni
la vidimazione e l'inserimento della Fondazione Pallavicino tra
le fondazioni di Stato", ha spiegato Sgarbi. Ci sarà ora da
organizzarne l'attività, ma l'ente "potrà avere nel piano
inferiore temporaneamente affittato una sede straordinaria,
amplissima, piena di straordinari affreschi".
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