Per molto tempo ignorata e
'snobbata' dagli studiosi tanto da essere allontanata all'inizio
del Novecento dalle raccolte di Palazzo Pitti e consegnata in
deposito esterno, torna visibile dal 30 luglio, nella sala di
Berenice all'interno della Galleria Palatina a Firenze, la copia
coeva del capolavoro di Caravaggio esposto alla National Gallery
of Ireland di Dublino, 'La cattura di Cristo'. La replica,
restaurata, è diventata anche protagonista di un libro, curato
da Gianni Papi e Maria Sframeli (Sillabe), che ne ricostruisce
la storia e racconta i dettagli del suo recupero.
La tela originale, spiegano Le Gallerie degli Uffizi, fu
eseguita dal Merisi nel 1602 per il nobile romano Ciriaco
Mattei: a lungo considerata perduta, in anni recenti è stata
riconosciuta da molti nel dipinto ora esposto alla National
Gallery of Ireland. La copia tornata a Pitti fu realizzata con
tecnica sopraffina da un ignoto contemporaneo del maestro. A
Firenze, secondo le ricerche, è arrivata dal castello lorenese
di Commercy.
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