E' ritenuto più
di un semplice protocollo d'intesa quello firmato negli uffici
della Procura di Torre Annunziata (Napoli) dal procuratore
facente funzioni Pierpaolo Filippelli e dal direttore generale
del parco archeologico di Pompei Massimo Osanna: "È un modello
pilota di contrasto al fenomeno criminale di saccheggio dei siti
archeologici e di traffico dei reperti e delle opere d'arte"
spiegano i due sottoscrittori. Obiettivo, rendere ancora più
solida la collaborazione già avviata da tempo tra il parco
archeologico e la Procura.
Il territorio di competenza del parco archeologico di Pompei
è stato interessato negli anni da diversi episodi di
danneggiamento e furto. "Scopo del protocollo - è stato spiegato
- è l'attivazione di un costante e rapido canale di scambio di
informazioni e notizie e l'attuazione di procedure condivise,
nel rispetto delle reciproche attribuzioni e competenze, volte
ad interrompere l'azione criminale e arrestare la spoliazione di
siti archeologici".
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