Dopo circa vent'anni torna alla
luce uno dei capolavori meno conosciuti di Giovan Francesco
Barbieri detto il Guercino: il 'San Francesco che riceve le
stimmate' dipinto per la confraternita delle Sacre Stimmate di
Ferrara. La decennale chiusura della chiesa e i danni arrecati
alla struttura dal terremoto del 2012 hanno reso invisibile
l'opera per tanto tempo. Ora, grazie alla collaborazione tra
l'Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e il Comune di Ferrara,
questa testimonianza dell'arte del Seicento potrà essere
ammirata al Castello Estense dal 14 settembre al 26 dicembre, in
previsione della futura riapertura della chiesa.
Dipinto nel 1632, il San Francesco documenta l'intenso
misticismo francescano che animava la confraternita committente
e la capacità di Guercino di far convivere sacro e natura,
spirito e materia. Un Guercino ritrovato, meno noto di altri ma
di grande impatto emotivo, la cui rinascita sarà possibile
seguire dal vivo e in presa diretta grazie al cantiere di
restauro aperto al pubblico che partirà nelle prossime
settimane. Accanto alla tela di Guercino saranno esposte due
opere di Carlo Bononi: il San Ludovico di Tolosa e la
Sant'Elisabetta regina di Ungheria, nella chiesa delle Stimmate
collocate al fianco dell'altare maggiore. Il Guercino ritrovato
si integrerà con il percorso espositivo di 'Dipingere gli
affetti. La pittura sacra a Ferrara tra Cinque e
Settecento'.
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