Due nuove acquisizioni per le
Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Carisbo: sono il
'Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria' di Biagio
Pupini e 'Ragazza che accorda un liuto' di Antonio Beccadelli,
dipinti che bene illustrano la cultura figurativa del loro
tempo. La Fondazione riporta così in Italia due opere di artisti
bolognesi in precedenza immesse sul mercato d'arte
internazionale e infine aggiudicate con l'asta Dorotheum di
Vienna il 22 ottobre.
Biagio Pupini, attivo dal 1511 al 1551, è presenza costante a
Bologna: eseguito a olio su tavola attorno al 1530, il dipinto
riflette schemi raffaelleschi e partecipa del classicismo che si
sviluppa a Bologna negli anni dell'incoronazione di Carlo V.
Antonio Beccadelli (1718-1803), pittore e 'negoziante di
quadri', riprende su tela a distanza di tempo un soggetto caro a
Giuseppe Maria Crespi, destinato al collezionismo privato:
quello della giovane che, girando la chiave, accorda il liuto,
una sorta di allegoria dell'udito.
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