"All'inizio non ero entusiasta del
fatto che si frustrasse la competenza interna del ministero per
sostituire i direttori con degli appelli esterni. Poi mi sono
ricreduto perché esperienze diverse e carriere diverse erano
davvero utili, una sorta di apertura delle finestre per cambiar
l'aria non ha fatto male. Ho visto i risultati a Firenze, li ho
seguiti a Milano, li ho visti a Venezia e a Napoli in modo
straordinario". Lo ha detto il critico dell'arte Philippe
Daverio, a Firenze per l'inaugurazione del salone TourismA,
parlando coi giornalisti della riforma del Mibact del ministro
Franceschini quando ha aperto le porte dei musei italiani ai
direttori stranieri. Per Daverio "questa riforma è stata
particolarmente utile".
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