"L'arte e la bellezza non devono
fermarsi". E così la Collezione Peggy Guggenheim, chiusa fino al
3 aprile come tutti i musei d'Italia in base a quanto stabilito
dall'ultimo decreto del governo, non si ferma, anzi prendendo
alla lettera l'imput arrivato dalla campagna social del
ministero della cultura con l'hastag #iorestoacasa ma anche
l'altro hashtag virale in queste ore #Lartecheresiste, porta
avanti sui canali social la sua mission di educare e diffondere
i propri contenuti e la propria storia "ad un pubblico quanto
più ampio ed eterogeneo, che ama l'arte, e che in questo momento
così delicato deve comportarsi responsabilmente, nel massimo
rispetto di se stesso e degli altri".
Il menu, alla fine è ricco: presentazioni virtuali su
Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn, dedicate alla vita di
Peggy Guggenheim e ai capolavori della sua collezione, la parola
allo staff e ai tirocinanti del museo, che restituiscono
attraverso immagini sempre originali e creative il loro punto di
vista sulla Collezione, brevi approfondimenti su aspetti meno
noti delle opere esposte, affondi dedicati alla mostra
temporanea Migrating Objects, e, perché no, qualche "Art Quiz"
per mantenere sempre viva l'attenzione e mettere alla prova i
visitatori virtuali.
"Portiamo l'arte nelle case di chi ci segue - scrivono dal
museo che fu la splendida abitazione della collezionista
americana sul Canal Grande - con il desiderio di tornare al più
presto alla normalità e riaprire la porte del museo a tutti
coloro che amano l'arte e la bellezza".
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