Si è concluso dopo oltre 20 anni
il restauro della cappella dei Principi nel museo delle Cappelle
medicee di Firenze, che ha portato anche alla completa
spolveratura del grande mausoleo e alla realizzazione, per la
prima volta, di un impianto di illuminazione. La presentazione
dei lavori è avvenuta alla presenza, tra gli altri, del
direttore dei musei del Bargello, Paola D'Agostino e del
cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, che ha dato
al museo la sua benedizione.
La cappella dei Principi, larga circa 60 metri e alta oltre
30, è il grande mausoleo, collocato dietro l'abside della
basilica di San Lorenzo, voluto dai Medici, divenuti granduchi,
come sontuosa cappella funebre. I lavori di indagine, smontaggio
e restauro dei paramenti lapidei sono partiti quando nel 1999
una lastra marmorea si staccò dalla chiave dell'arco cadendo a
terra. Nel 2015, anno in cui il museo delle Cappelle medicee è
entrato a far parte del complesso de Bargello, tre dei quattro
archi erano stati messi in sicurezza, ma mancava ancora l'arcone
sul lato ovest: la conclusione dell'intervento è stata possibile
grazie a un finanziamento straordinario di oltre 700mila euro
stanziato dal Mibact di concerto con il ministero delle
Infrastrutture.
Il lavoro, partito nel 2018, si è concluso all'inizio del
2020, ma prima di smontare definitivamente i ponteggi è stato
allestito un nuovo sistema di illuminazione che sarà il
protagonista dell'apertura serale straordinaria del museo delle
Cappelle Medicee, programmata domani, in occasione delle
Giornate europee del Patrimonio. "Dopo aver completato questo
complesso e innovativo restauro grazie agli introiti legati
all'autonomia del museo - ha detto D'Agostino -, abbiamo avviato
un'operazione di spolveratura e di realizzazione del sistema di
luci che, per la prima volta, illumina la cappella facendo
risplendere la magnificenza dei Medici".
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