Nella riscoperta critica che negli
ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più
originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in
Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è
stata spesso avvicinata all'opera pittorica e incisoria di
Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio
espressivo. Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di
accostamento nella mostra 'Vimercati - Morandi. Ripetizioni
differenti' allestita a Casa Morandi, l'abitazione atelier di
via Fondazza dove il maestro bolognese visse e lavorò dal 1910
al 1964.
Il progetto espositivo, a cura di Lorenzo Balbi e promosso da
Istituzione Bologna Musei-Museo Morandi con la collaborazione di
Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese, è aperto
dall'8 maggio al 18 luglio nell'ambito della nona edizione di
Art City Bologna, il programma istituzionale di mostre e
iniziative speciali promosso dal Comune nell'ambito di Bologna
Estate. Le 23 foto di Vimercati esposte - tre dalla serie Senza
titolo (Fiori), 6 dalla serie Senza titolo (Vaso) e la serie
completa di 14 immagini del corpus Senza titolo (Brocca) - sono
state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza
tematica con alcuni dei soggetti prediletti da Morandi nella sua
indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni
esemplari originali. Mentre Vimercati, attraverso l'operazione
fotografica, indaga il tema della luce e del movimento di uno
stesso oggetto (fiore, bottiglia o vaso), ripreso centinaia di
volte in bianco e nero mentre generalmente sembra "galleggiare"
sospeso su un fondo prevalentemente scuro, Morandi, attraverso
il suo pennello, si concentra maggiormente su composizioni di
oggetti collocati sul tavolo e indagati nelle loro relazioni
spaziali, tonali e luministiche.
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