È stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì al museo "Claudio Faina" di Orvieto la mostra "Il Bambin Gesù delle Mani" di Pinturicchio organizzata dal Comune di Orvieto in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Giordano, proprietaria dell'opera.
Il dipinto murale che rappresenta un Bambin Gesù benedicente è
una parte di un affresco proveniente dalle stanze di Papa
Alessandro VI Borgia e racconta una delle più affascinati storie
del Rinascimento italiano.
Le mani che si vedono nel dipinto,
che stringono il piede del Bambino e lo tengono in braccio,
appartengono a Papa Alessandro sesto e alla Madonna che, secondo
le ricostruzioni storiche, avrebbe avuto il volto di Giulia
Farnese, all'epoca considerata l'amante del Pontefice.
Nell'opera immortalata da Pinturicchio nel 1492 ci sarebbe la
prova dell'origine del potere dei Farnese, una delle famiglie
più importanti a livello europeo e fortemente legata alla città
di Orvieto. Il fratello di Giulia, Alessandro, diventerà Papa
con il nome di Paolo terzo. I successivi pontefici cercarono di
cancellare quella prova e quel dipinto considerato sacrilego ma
una copia dell'opera, fatta fare su commissione del Duca di
Mantova, Francesco IV Gonzaga, ai primi del '600 ha consentito
di rimettere gli esperti sulle tracce di questa storia e di
ricollegare il volto della Madonna e il Bambin Gesù che nel
frattempo erano stati staccati dai muri, tagliati e separati per
non essere messi in correlazione.
A svelare il mistero i due anni di studi dell'esperto d'arte
Franco Ivan Nucciarelli, presente alla conferenza stampa,
professore dell'Universita di Perugia e membro del comitato
scientifico della Fondazione Giordano che nel 2004 ha acquistato
l'opera. "Il Bambini Gesù delle Mani di Pinturicchio è il
testimone chiave di un giallo storico", ha detto Andrea
Margaritelli, presidente della Fondazione Guglielmo Giordano.
"Ci siamo innamorati da subito di questa opera meravigliosa,
da qui la volontà di portarla a Orvieto", ha detto il sindaco
Roberto Tardani.
La mostra rimarrà aperta fino al 9 gennaio.
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