Il segno ripetuto ossessivamente,
per scandire ritmicamente il campo della tela e catturare lo
sguardo dello spettatore nella relazione tra spazio, tempo e
misura: si intitola appunto "Bice Lazzari Fra Spazio e Misura"
la mostra in programma dal 22 aprile al 23 ottobre a Ca' Pesaro
- Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia. A cura di
Paola Ugolini e realizzata con il supporto scientifico
dell'Archivio Bice Lazzari, e il supporto di Azimut,
l'esposizione presenta al pubblico circa dieci tele e una
trentina di disegni, provenienti dall'Archivio Lazzari di Roma,
da collezioni private e dalla Collezione Peggy Guggenheim di
Venezia. Il progetto espositivo offre un'occasione di
approfondimento sulla pittura dell'artista, nata a Venezia nel
1900 e scomparsa a Roma nel 1981, nel periodo di passaggio
dall'informale al minimalismo astratto fra la metà degli anni
Sessanta e la fine degli anni Settanta. Dopo la fase degli anni
Cinquanta, in cui si concentra sulla pittura "materica", fra il
1970 e il 1971 Bice Lazzari comincia a lavorare esclusivamente
con la tecnica dell'acrilico, più fluida e brillante: sono
proprio di questo ultimo decennio le opere astratte più
compiutamente riuscite di una ricerca che parte dalla metà degli
anni '20, lavori della maturità in cui l'artista raggiunge un
perfetto equilibrio formale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA