Due grandi navate luminose rivestite in metallo e vetro che ospiteranno non solo libri ma anche piante come in una serra.
Sarà un nuovo laboratorio di cultura contemporanea la Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura, che nascerà a Milano grazie ai fondi del Pnrr e il cui progetto vincitore è stato presentato a Palazzo Marino, sede del Comune.
La commissione giudicatrice, presieduta dall'architetto
Stefano Boeri, ha scelto il progetto firmato da un
raggruppamento italiano formato da diversi progettisti tra cui
Angelo Raffaele Lunati (capogruppo con Onsitestudio). Da anni
Milano ha l'obiettivo di ospitare la Beic, un progetto sempre
naufragato e che ora è reso possibile dai fondi del Pnrr.
"Vedremo la biblioteca per la fine del 2026 - ha spiegato il
sindaco Giuseppe Sala - e i vincoli dei fondi del Pnrr ci
obbligheranno ad essere molto rapidi. Non parliamo solo di una
biblioteca ma di un laboratorio di innovazione culturale". La
Beic sarà anche un elemento di rivitalizzazione per un'area di
Milano a lungo abbandonata e in disuso nella zona di Porta
Vittoria.
All'ingresso della biblioteca ci sarà quella che viene
chiamata la Promenade, una 'passeggiata' che arriva in una
spaziosa sala a pianta rettangolare inondata di luce, alta 8
metri e popolata da padiglioni con spazi espositivi,
commerciali, una caffetteria e le stazioni di restituzione dei
volumi. Da qui si aprirà la biblioteca vera e propria per la
consultazione, lo studio, la lettura. I due edifici principali,
progettati all'insegna della sostenibilità, contano sei piani e
due interrati dove si troverà anche il grande deposito di libri
completamente robotizzato progettato per accogliere 2,5 milioni
di volumi. Ci sarà poi un terzo padiglione che conterrà
l'Imaginarium, la parte dedicata ai bambini e l'Auditorium che
potrà accogliere 300 persone. Alla sua sommità, il volume a
Nord culminerà con una grande serra.
"Questa volta ce l'abbiamo fatta - ha sottolineato il
presidente della Fondazione Beic Francesco Paolo Tronca -,
Milano sarà in grado di gestire al meglio la biblioteca perché
questo progetto si trasformi in un polo culturale europeo che
faccia da catalizzatore degli altri sistemi bibliotecari".
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