Lo Spazio b5 di Bologna ospita dal 30 ottobre al 26 novembre la mostra 'Impermanenze' con le opere mai esposte prima di Simona Ragazzi e Raffaele Mazzamurro, a cura di Emanuela Agnoli.
Un'esposizione che vuole raccontare, attraverso una selezione di oltre venti lavori, le tante sembianze dell'Io, con le sue continue metamorfosi.
Ragazzi e
Mazzamurro operano un'indagine retrospettiva sulla continua
trasformazione dell'essere umano e della natura, fatta di
relazioni, di attese e silenzi, di equilibri precari.
L'approccio utilizzato dai due artisti è visibilmente
differente: Ragazzi propone un'arte figurativa, Mazzamurro
risulta essere più informale. I due diversi linguaggi artistici
hanno, però, molteplici similitudini intellettuali ed espressive
che generano un'interessante intesa mentale.
L'artista bolognese Simona Ragazzi (1969) approfondisce il
tema dello scorrere del tempo e del cambiamento attraverso
lavori scultorei in argilla e terracotta smaltata, fotografie e
installazioni: al centro del suo lavoro figurativo ci sono gli
esseri umani, uniti e accomunati da un perenne stato di
evoluzione tra sentimenti e ricordi. Raffaele Mazzamurro (1961),
scultore e pittore bolognese, sceglie un linguaggio materico
caratterizzato dai toni forti e drammatici. Nella sua arte
assembla listelli di legno di abete con colla e chiodi per poi
bruciarli. Un percorso denso di significati: la cenere
simboleggia la caducità e la morte, mentre il fuoco rappresenta
la forza creatrice capace di trasformare e rigenerare la
materia.
Spazio b5 Studio Store Creativo è nato nel 2018, nel centro
di Bologna, da un'idea di Lorena Zuñiga Aguilera, architetto
cilena, e Michele Levis, fotografo veneziano. I due
professionisti hanno messo a disposizione le proprie esperienze
per trasformare un'ex galleria d'arte in uno spazio dedicato ai
creativi.
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