Arrivano da Pisa e da Roma le
prime due opere della mostra 'G7: Sette secoli di arte
italiana', che sarà inaugurata nel castello di Mesagne il 13
giugno. Sono 'Il miracolo degli impiccati' (olio su tavola 36,5
x 62,5) di Raffaello, custodito nel museo nazionale di Palazzo
reale a Pisa, e 'Nero bianco nero 1955' di Alberto Burri
(Cerniera lampo, tessuti, plastiche, olio e bianco di zinco su
tela di iuta (cm 150 x 250 x 3,5), proveniente dalla Galleria
nazionale di Arte moderna e contemporanea di Roma. La mostra,
evento collaterale al G7 che si terrà a Borgo Egnazia dal 13 al
15 giugno, si chiuderà il 30 novembre.
L'evento è organizzato da Puglia Walking Art e dalla Rete di
impresa Puglia Micexperience, con il patrocinio di Regione
Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di
Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia.
Con la guida scientifica del professor Pierluigi Carofano, la
mostra proporrà al visitatore un viaggio nella storia dell'arte
italiana fra arte medievale ed espressioni artistiche
contemporanee emerse in Italia dal XIV al XX secolo. In totale
saranno 51 le opere in esposizione.
"Attendiamo Luca Signorelli e Andrea del Verrocchio, Tiziano
e Ludovico Carracci, mai esposto; Leonardo e Artemisia
(Gentileschi, n.d.r.) e Guido Reni. Si tratta - riferisce
Pierangelo Argentieri, presidente di Puglia Walking Art - di una
mostra che abbiamo costruito secondo un percorso nuovo, fino a
farne la più grande mostra d'arte, probabilmente da Napoli, che
sia stata mai ideata, progettata e organizzata nel Sud Italia ed
in Puglia, in particolare".
Sono attese a breve a Mesagne le opere di artisti del sud
Italia come Mattia Preti e Salvator Rosa, dei pugliesi Francesco
Fracanzano, Corrado Giaquinto e Giuseppe De Nittis, dei
contemporanei Pino Pascali e Roberto Ferri, il 46enne artista di
Taranto.
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