Il museo Marino Marini di Pistoia,
dopo quattro anni di chiusura, riapre al pubblico sebbene in
modo parziale il prossimo luglio. Verranno esposte, nei locali
al piano terra e nella attigua ex chiesa del Tau, una
cinquantina di opere, tra cui alcune grandi sculture. I dettagli
sono stati illustrati da Raffaele Ruberto, commissario
straordinario della Fondazione Marino Marini di Pistoia, Stefano
Casciu, direttore regionale musei nazionali della Toscana,
Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e da Lorenzo Zogheri e
Luca Gori della Fondazione Caript, che ha contribuito.
Il complesso - è stato spiegato - sarà visitabile nei primi
tre fine settimana di luglio (6/7,13/14, 20/21 con orario
11-19), e poi l'ultima settimana da giovedì 25 (giorno del
patrono di Pistoia, San Jacopo) fino al 28. Le riaperture
straordinarie di luglio - è stato spiegato - "sono un segnale
tangibile di un cammino che Pistoia vuole riprendere in modo
convinto con Marino Marini, attraverso la valorizzazione
dell'inestimabile patrimonio artistico e documentale che lo
stesso maestro, a partire dalla fine degli anni Settanta ha
voluto lasciare" alla sua città natale. Patrimonio ulteriormente
arricchito con le successive donazioni e lasciti che la moglie
Marina ha nel tempo elargito a favore sia del Comune, sia della
Fondazione pistoiese da lei costituita nel 1983 e ufficialmente
riconosciuta nel 1985.
"Abbiamo voluto riportare Marino all'attenzione della
comunità e quindi esporre le opere che ci sono sembrate più
significative", ha detto Ruberto che ha precisato che a questa
prima iniziativa ne seguiranno altre dopo l'estate. "Questa è la
dimostrazione che quando c'è sinergia e interlocuzione tra
istituzioni, partendo dal commissario, dalla Fondazione Caript,
dal Comune, dalla Sovrintendenza e dal Polo museale - ha
dichiarato il sindaco Tomasi - si riesce a valorizzare le opere
del maestro, a fare cultura e a ripartire".
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