Il Palazzo Malagola di Ravenna
ospita dal 14 dicembre "Fino ai limiti dell'impossibile. La
ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979. Secondo
movimento", mostra curata da Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi
che presenta una selezione di materiali dell'Archivio Demetrio
Stratos, acquisito a fine 2022 dal Comune di Ravenna, con il
cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente dalla
vedova Stratos, Daniela Ronconi Demetriou, e che in Malagola ha
trovato la sede ideale per la sua fruizione. La mostra, ad
ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 22 dicembre, per poi
riaprire dal 7 al 31 gennaio.
'Fino ai limiti dell'impossibile', che si articola in sette
ambienti, è un "secondo movimento" perchè arriva a un anno di
distanza da 'Amorevolmente progredire, amorevolmente
regredendo', una iniziale esposizione dei primissimi materiali
sottoposti a un lavoro di riordino, catalogazione e
digitalizzazione che ha riscosso un notevole successo di
pubblico e studiosi. Se il "primo movimento" presentava un
nucleo di materiali riguardanti Stratos (1945-1979) e il suo
rapporto con altri artisti, in primis John Cage, lo spirito di
questo "secondo movimento" è l'apertura della sua ricerca vocale
alla dimensione extraeuropea, alle musiche dal mondo e alla loro
relazione con la diplofonia e con il canto armonico, che troverà
il suo culmine in una delle stanze di Palazzo Malagola dedicata
all'ascolto immersivo.
Alla documentazione appartenente all'archivio - tra cui
materiali audiovisivi di performance, lezioni e concerti,
appunti preparatori, stampe di fotografi che ne hanno
immortalato il lavoro, strumenti musicali, oggetti, cimeli, capi
d'abbigliamento, libri, dischi in vinile, manifesti relativi
tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e
con gli Area - si aggiungono documenti inediti sulle performance
di Stratos, materiali sulla sua partecipazione al
progetto/happening del 1978 'Il treno' di John Cage, il suo
contributo come autore delle musiche Satyricon diretto da
Gabriele Salvatores nella stagione '78-79 del Teatro dell'Elfo.
Un altro nucleo tematico è quello sul "gesto": il gesto vocale,
i gesti che mettono in campo il corpo e la voce.
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