L'aspetto più originale di
Desierto, film del 2015 scritto e diretto da Jonás Cuarón,
figlio di Alfonso Cuarón, è che, al di là delle rigide e
ufficiali leggi sull'immigrazione clandestina al confine tra
Messico e Usa, c'è chi la giustizia se la fa da sé. Questa è la
scelta di Sam (Jeffrey Dean Morgan) che in Desierto, in corsa al
Taormina Film Fest, va a caccia di immigrati messicani con tanto
di cane lupo assassino e fucile da cecchino.
In questo road movie-thriller adrenalinico e pieno di ritmo,
a scappare dall'ostinata furia omicida di Sam e cane killer,
sono una ventina di migranti che, dopo aver abbandonato il
furgone andato in panne lungo il cammino, si ritrovano a dover
affrontare un lungo tratto di deserto che li divide dal confine.
Capitanati dal coraggioso Moises (Gael Garcia Bernal), i
migranti vengono uccisi, uno ad uno, e nei modi più crudeli, ma,
alla fine, nel caldo torrido del deserto la sfida, come capita
ad ogni buon western, sarà a due.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA