The American Brexit. Michael Moore,
lucido e profetico autore americano, avversario di Donald Trump
(ma anche molto critico su Hillary Clinton), anziché un
autoreferenziale 've l'avevo detto' - perché in effetti i suoi
post sui '5 motivi per cui vincerà Trump', milioni di like nel
mondo, risalgono al 24 luglio, all'estate, in tempi non sospetti
- guarda già avanti. "A giugno - ha scritto oggi - l'Inghilterra
ha votato per lasciare l'Europa. Ieri l'America ha votato per
lasciare l'America". E subito: "Mattina dopo, ecco le 5 cose da
fare. Non c'è tempo per il lutto".
Il regista premio Oscar nel 2003 per Bowling for Columbine
che nel rush finale della campagna elettorale ha fatto uscire
'Michael Moore in TrumpLand', in estate ne aveva profetizzato
prima la vittoria alle primarie repubblicane e poi quella alle
presidenziali in ripetute lettere (pubblicate sull'Huffington
Post Usa) in cui più volte ha scritto "mai in vita mia ho
desiderato così tanto di essere smentito".
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