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Scorsese a Osservatore Romano su Silence

Scorsese a Osservatore Romano su Silence

Regista parla del suo film 'giapponese' dopo incontro col Papa

CITTA' DEL VATICANO, 30 novembre 2016, 18:03

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"Per un newyorkese trapiantato come me il silenzio è merce rara", dice Martin Scorsese parlando all'Osservatore Romano di 'Silence' il suo film ambientato nel Giappone degli shogun Tokugawa e delle loro persecuzioni contro chi si convertiva alla fede cristiana. Il regista è stato ricevuto dal Papa. Francesco ha raccontato di aver letto 'Silenzio', il libro di Shusaku Endo da cui è stata tratta la sceneggiatura, parlando poi dell'apostolato dei gesuiti in Giappone (dove lui sognava di andare in missione) e del Museo dei 26 martiri a Nagasaki.
    "Sono sempre stato abituato a vivere in un contesto in cui si intrecciavano le grida dei venditori ambulanti, l'arrotino che cercava clienti per strada, i vicini di casa che litigavano in molte lingue diverse - dice Scorsese -. A Little Italy il silenzio proprio non sapevamo che cosa fosse. Era come un villaggio ottocentesco pieno di caos. Per questo quando ne avevo bisogno mi rifugiavo in una piccola chiesa cattolica. O nel buio di un cinema.
   

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