Napoli ricorda Totò a 50 anni dalla sua morte. E lo fa con una fitta serie di appuntamenti per celebrare al meglio l'indimenticato principe della risata.
Antonio de Curtis morì il 15 aprile del 1967, ai primi funerali, celebrati a Roma, ne seguì un secondo a Napoli e un altro ancora nel suo rione, la Sanità, il 22 maggio di quello stesso anno. Ed è proprio nel suo quartiere che i festeggiamenti sono già iniziati. A cominciare dall'incontro, voluto dalla Fondazione di Comunità San Gennaro. Nella basilica di Santa Maria della Sanità la gente del quartiere si è confrontata per decidere come mettere a nuovo Piazzetta San Severo, Piazza Vita e un luogo simbolo del proprio territorio, l'angolo dell'edificio in cui nacque Totò. Nella basilica sono state presentante anche le immagini relative alle proposte elaborate dal Dipartimento di Architettura dell'Università Federico II (Diaerc), con la collaborazione del gruppo di ricerca Mobiliarch e la consulenza di Fiorenza Asta e Francesco Romano.
L'adozione e la riqualificazione delle due piazze è uno dei progetti per il quartiere. Accanto a questo, ci sono la "Porta di luce", da collocare in via Vergini, così da diventare l'ingresso del quartiere, insieme a un busto dell'artista.
"Siamo davvero molto soddisfatti per l'incontro di ieri - ha commentato Ivo Poggiani, presidente della Terza Municipalità - e non solo per la collaborazione interistituzionale, ma per la grande partecipazione della gente del quartiere: tutti sono stati promotori dal basso di questa iniziativa".
I cittadini vengono coinvolti anche attraverso delle votazioni: possono, cioè, esprimere la loro idea su come realizzare i progetti, scegliendo tra le alternative proposte.
Il programma, con tutti gli appuntamenti e gli ospiti, è in via di definizione, ma "la Sanità dedica a Totò più di tre mesi di celebrazione, fino al 15 aprile quando cadranno i 50 anni dalla sua morte". Insomma, "la Sanità farà del suo meglio", anche per affiancare le iniziative del Comune di Napoli che dedica all'artista l'edizione 2017 del Maggio dei Monunenti, dal titolo 'O maggio a Totò, giocando, attraverso il napoletano, anche con i suoni delle parole: "il maggio a Totò" e "omaggio a Totò".
Nulla di certo, almeno per ora, sull'apertura del Museo di Totò anche se Poggiani si dice ottimista che presto si arriverà alla soluzione. E' il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, capogruppo di Davvero Verdi, a evidenziare che l'apertura è "più vicina", annunciando che "mercoledì la vicenda arriverà in Consiglio con il question time". "Manca ancora l'ok della Soprintendenza al nuovo progetto - ha sottolineato Borrelli - ma c'è l'accordo con gli inquilini del palazzo dello Spagnuolo, dove dovrà sorgere il Museo, per poter continuare con i lavori. Quindi c'è la speranza che, nel corso del 2017, magari a ridosso del 50esimo anniversario della morte, possa essere finalmente aperto il Museo di Totò"
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