"Non sono mai stato a Venezia, e tanto meno in giuria, una cosa che ho fatto invece una volta al Sundance.
Quello che mi piace di più è guardare i film e cercare di giudicare poi in maniera obiettiva, ma soprattutto vedere tanti film di stili diversi che non vedrai mai in sala".
A
parlare così è Edgard Wright - 43 anni ma non li dimostra - a
Roma per presentare Baby Driver, in sala dal 7 settembre con la
Warner Bros.
Il regista, sceneggiatore e produttore britannico dalla
filmografia trasgressivo-demenziale, autore di titoli come A
Fistful of Fingers (1995) e L'alba dei morti dementi (Shaun of
the Dead, 2004), si ritrova infatti nella giuria del Festival di
Venezia con presidente Annette Bening. Per lui, comunque,
nessuna strategia da applicare in una giuria internazionale: "Al
Sundance, ad esempio, votavamo e basta. Si contavano poi i voti
e vinceva chi ne aveva di più. Unica cosa era quella allargare
la rosa dei premiati il più possibile. Il mio scopo è solo
quello di estendere i miei orizzonti".
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