Il caso Netflix che ha tenuto
banco al festival di Cannes (dal prossimo anno le opere in
concorso dovranno avere garantita l'uscita francese in sala) è
un pallido ricordo al Lido. Venezia, che già due anni fa mise in
concorso un film prodotto dalla piattaforma di streaming on
demand (Beasts of no nation di Cary Fukunaga), ha spalancato le
porte a Netflix, "il nuovo che avanza e sarebbe una decisione
antistorica escluderlo. E' una nuova realtà, le regole del gioco
stanno cambiando e bisogna accettarle. Sarebbe assurdo non
accogliere in concorso un film Netflix solo perché non uscirà in
sala, e anche discriminatorio da parte di un festival", ha detto
il direttore della Mostra Alberto Barbera.
"Un festival seleziona i film migliori, sceglie quale film
mostrare non chi li distribuisce. Netflix - ha aggiunto - così
come Amazon sono nuovi player globali della produzione
cinematografica, investono nel cinema e hanno diritto di
decidere come far vedere i loro film, non spetta a noi
giudicare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA