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Maria Maddalena, ribelle e femminista/CLIP ESCLUSIVA

Maria Maddalena, ribelle e femminista/CLIP ESCLUSIVA

Film biblico in chiave moderna, 'galeotto' per Mara e Phoenix

ROMA, 15 marzo 2018, 11:32

Francesca Pierleoni

ANSACheck

Foto di scena del film MARIA MADDALENA - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di scena del film MARIA MADDALENA - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di scena del film MARIA MADDALENA - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Maddalena, non una prostituta redenta (una visione nata probabilmente da un equivoco nella lettura dei Vangeli di Luca e di Giovanni, ufficializzata da Gregorio Magno nel 591 e rimessa da decenni ufficialmente in discussione dalla Chiesa) ma una 'Apostola degli Apostoli' (così la definisce il teologo Ippolito Romano, 170-235 d.C.). Maria Maddalena che, come scrivono Giovanni o alcuni vangeli apocrifi, faceva parte del gruppo dei discepoli, era ai piedi della Croce con Maria di Nazareth e per prima è testimone di Cristo risorto.

Un ritratto della figura biblica che arriva sul grande schermo in chiave anche moderna e 'femminista' in Maria Maddalena di Garth Davis, con Rooney Mara nel ruolo principale e Joaquin Phoenix per Gesù, nelle sale italiane dal 15 marzo con Universal. Un film, girato interamente in Sud Italia, tra la città vecchia di Matera, la campagna pugliese (per ricostruire i dintorni di Cana e Gerusalemme), e la Sicilia (per la Galilea), che si è anche rivelato galeotto per i due attori protagonisti, diventati una coppia dopo le riprese. Davis, che ha conquistato il pubblico internazionale con Lion, sulla base della sceneggiatura della drammaturga Helen Edmundson e di Philippa Goslett, ci ripresenta il percorso di Gesù fino alla Crocifissione e alla Resurrezione, dagli occhi di Maria di Magdala (Mara in una performance costruita con intensità anche sulle attese e i silenzi), giovane donna tanto religiosa quanto intenzionata a non piegarsi alla volontà della sua famiglia di imporle un matrimonio combinato.

Gesù (nella versione inquieta, vulnerabile e più umana che mai di Phoenix) in viaggio con gli apostoli verso Gerusalemme per la Pasqua ebraica, viene chiamato dai famigliari di Maria Maddalena per sottoporla a un esorcismo, ma lui ne individua invece la purezza e lei convinta dal messaggio del 'Messia' decide di unirsi agli Apostoli, lasciandosi tutto alle spalle. Una nuova presenza malvista da Pietro, che la vede come una figura di misericordia ma anche come un elemento di debolezza per il gruppo, che pensa sia destinato a guidare una rivoluzione. Nella rilettura del film è coinvolto anche Giuda (Tahar Rahim), che tradisce Gesù sperando di accelerare così la venuta del 'Nuovo Regno'.

Davis non riesce a tenere il filo del racconto con abbastanza autorevolezza ma regala soprattutto a livello visivo un viaggio spesso affascinante, costruito sui colori della natura e di luoghi millenari. Maria Maddalena ne emerge come la figura intorno a Gesù capace di comprendere prima di tutti gli altri che ''il 'regno', o qualsiasi prospettiva in cui crediamo, deve iniziare dentro noi stessi - ha detto Rooney Mara -. Il nostro spirito deve poggiarsi su pilastri come l'amore e la gentilezza. Il messaggio di Maria è oggi più rivoluzionario che mai e la nostra speranza è che possa avere grande diffusione''. Anche Davis trova che il messaggio del film sia di grande attualità: ''spero che la gente si fermi ad ascoltare e riflettere. Dio è nel silenzio. Fermare l'ideologia, le discussioni e la rabbia: dobbiamo trovare il nostro posto in una dinamica di amore e ascolto''.

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