"Vengo dalle grotte calabresi, da ragazzo non sapevo neppure cosa fosse un cinema". Si raccontava, così, nei giorni scorsi, Marcello Fonte, vincitore del premio come miglior attore a Cannes per 'Dogman'. Attore per caso, custode di un teatro, il Forte Apache di Roma dove sono in programmazione spettacoli di ex detenuti, si ritrova a sostituire un attore "Perché - ha raccontato - ero quello che sapeva tutte le battute avendo assistito tante volte alle prove".
"Marcello - ha detto di lui nei giorni scorsi Garrone - per me incarna il volto di un'Italia che sta scomparendo, un personaggio che vuole essere amato da tutti, un uomo pieno di luci e ombre, un Buster Keaton moderno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA