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Sfilata candidati agli Oscar a L.A. Italia 2019

Sfilata candidati agli Oscar a L.A. Italia 2019

Proiettati 'Lucania', in anteprima mondiale, e 'Il primo re'

LOS ANGELES, 23 febbraio 2019, 19:35

Redazione ANSA

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Festival Los Angeles, un 'immagine di scena del film Lucania - RIPRODUZIONE RISERVATA

Festival Los Angeles, un 'immagine di scena del film Lucania - RIPRODUZIONE RISERVATA
Festival Los Angeles, un 'immagine di scena del film Lucania - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA)- LOS ANGELES, 23 FEB -  Chiusura con i fuochi d'artificio ieri sera per Los Angeles, Italia, il festival di Pascal Vicedomini che ogni anno, da quattordici anni a questa parte, porta l'Italia cinematografica nel cuore di Hollywood nella settimana che precede la cerimonia degli Oscar. La serata ha visto la proiezione di due film potenti, 'Il primo re' di Matteo Rovere, con Alessandro Borghi e Alessio Lapice e, in anteprima mondiale 'Lucania, terra di sangue e magia' di Gigi Roccati con Joe Capalbo e Angela Fontana. In mezzo si è svolta la cerimonia di chiusura del festival, con la sfilata di molti candidati agli Oscar che si terranno domani: Adam McKay, regista di 'Vice', uno dei titoli nella categoria Miglior film e lui stesso candidato fra i registi, Nick Vallelonga, candidato per la sceneggiatura di 'Green Book', altro film fra gli otto migliori; i candidati per le colonne sonore di 'Se la strada potesse parlare' (Nicholas Britell) e BlacKkKlansman (Terence Blanchard), Marc Shaiman e Scott Wittman autori di 'The Place Where Lost Things Go', dalla colonna sonora di Mary Poppins Returns e Anthony Rossomando, uno degli autori di Shallow, la canzone nominata che fa parte della colonna sonora di 'A Star is bor'. Sul palco del festival Adam Mckay, ha ricevuto lo stesso premio vinto a Capri e con in mano le due statuette ha raccontato del suo amore per il cinema italiano: "Verso i 18 anni ero al college e ricordo che amavo già i film, andavo a noleggiare quelli dei grandi maestri italiani. In 5 giorni ho visto tutti i film di Fellini e ho capito che l'America ha creato la macchina produttiva, ma l'Italia ha fatto del cinema un'arte. Vice è stato ispirato da Paolo Sorrentino, perchè c'è un'ispirazione italiana in tutto quello che faccio, in tutto quello che il cinema crea e noi non possiamo fare altro che dire grazie all'Italia per il passato, il presente e il futuro". Anche Nick Vallelonga, che nello scrivere la sceneggiatura di Green Book si è ispirato alla storia vera dell'amicizia fra suo padre Tony e il musicista afro-americano Don Shirley, ha avuto parole d'amore per l'Italia: "Amo il cinema italiano, 'Nuovo Cinema Paradiso', i film di Fellini, di Francis Ford Coppola, quelli sono i film che mi hanno toccato l'anima e io cerco di fare lo stesso". LA ITALIA 2019 è stato quest'anno presieduto da Igino Straffi, uno dei massimi esponenti dell'animazione italiana, dall'attrice Maria Grazia Cucinotta e da Hayma Washington, già presidente degli Emmys: "È stata una settimana fantastica - ha detto la Washington - quando mi è stato chiesto di essere presidente del festival ho detto: 'ma cosa abbiamo in comune?' È stata la cosa più ridicola che io abbia mai detto. Abbiamo tutto in comune. L'Italia ci ha fatto dei regali stupendi, come Francis Ford Coppola, l'arte e la bellezza della sua cultura". La cerimonia è stata preceduta dalla proiezione in anteprima mondiale di 'Lucania', potente dramma ambientato in una terra magica, incastonata fra le montagne e il mare che sta morendo per lo spopolamento e per la piaga delle svernamento dei rifiuti tossici da parte della malavita organizzata. Il film, che racconta la forzata fuga da quelle terre di Rocco (Joe Capalbo) e di sua figlia Lucia (Angela Fontana) sarà in Italia ad aprile. Dopo la cerimonia è stata la volta della première americana de 'Il Primo Re', ambientato nel 753 a.C., che racconta la storia di Remo (Alessandro Borghi) e del fratello minore Romolo (Alessio Lapice), pastori nei colli laziali. Travolti e quasi uccisi da un'inondazione violenta, vengono catturati dai soldati della vicina città di Alba Longa, che spadroneggia sulle popolazioni del territorio. Riusciranno a liberarsi e a porre le basi la fondazione di un villaggio chiamato Roma. Il film, interpretato completamente in latino e sottotitolato è stato accolto con entusiasmo dal pubblico americano. Il festival fondato da Pascal Vicedomini è una produzione dell'Istituto Capri nel mondo con sostegno del MIBAC, il patrocinio del MAECI, la partecipazione di SIAE e dell'ICE insieme a Intesa Sanpaolo, Campari, Isaia, Ambi Media Group, Tatatu, Rainbow Group, Rai Cinema, Rai Com, Medusa e Mediaset Italia.  

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