A una una settimana dall'annuncio dei Golden Globes, il Los Angeles Times spara a zero sulla Hollywood Foreign Press.
Secondo il quotidiano, l'associazione dei giornalisti stranieri a Hollywood non ha tra i suoi 87 membri un solo giornalista di colore, continua a tollerare che i suoi membri ricevano benefici accessori da parte degli studi oltre a pagare somme sostanziose ad alcuni soci che servono come funzionari e in vari comitati pur essendo nominalmente una non profit.
Tra le situazioni che il Los Angeles Times cita a riprova di
scivolosi potenziali conflitti di interesse ci sarebbe un junket
della Paramount sul set di "Emily in Paris": avrebbero
partecipato nel 2019 oltre 30 membri della Hfpa ospitati per due
notti al Peninsula Paris, un albergo a cinque stelle da 1.400
dollari a notte, il che spiegherebbe, secondo il quotidiano, la
nomination ai Golden Globes ricevuta dalla serie di Netflix con
Lily Collins nonostante i giudizi negativi della critica.
L'attacco nasce in seguito all'azione legale per antitrust
della giornalista norvegese Kjersti Flaa che aveva accusato
l'organizzazione di aver escluso lei e altri colleghi per
proteggere il valore degli articoli dei soci in vari mercati
internazionali (tutti i membri della Hfpa devono risiedere a Los
Angeles e scrivere o andare in onda per mezzi di informazione
basati fuori dagli Usa). La causa, che non aveva avuto seguito,
aveva aperto uno spiraglio sul modus operandi
dell'organizzazione.
Membri della Hfpa contattati dal Times hanno confermato che
l'associazione ha negato credenziali a giornalisti qualificati a
favore di persone che "non sono veri giornalisti". Un socio,
protetto dall'anonimato, ha spiegato il perché: "Ammettiamo
gente che non è veramente giornalista perché non costituisce una
minaccia verso gli altri". Un portavoce della Hfpa ha definito
"totalmente false" le accuse della Flaa, ma ha aggiunto che
l'organizzazione "è impegnata ad affrontare" il problema della
diversità. Quest'anno le nomination dei Golden Globes sono state
criticate per aver snobbato film con attori afro-americani come
"Da 5 Bloods", "Judas and the Black Messiah", "Ma Rainey's Black
Bottom" e "The United States vs. Billie Holiday".
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