C'è chi ha detto che UNA PELÍCULA DE
POLICIAS (A Cop Movie) del regista messicano Alonso
Ruizpalacios, opera tra documentario e fiction targata Netflix,
sembra scritta da Jacques Deridda, diretta da Wes Anderson con
Jean-Luc Godard e remixata da Abbas Kiarostami. Ora, a parte i
riferimenti colti, questo film, Orso d'argento per il montaggio
alla Berlinale 71, spiazza, mescola poliziotti veri ad attori
ma, alla fine, risulta un lavoro straordinariamente originale.
Diviso per capitoli (esattamente cinque), si parte con la storia
di Teresa (Mónica Del Carmen già nel cast di Nuevo Orden di
Michel Franco), poliziotta logorroica e sovrappeso, che parla
continuamente di sé, del suo lavoro, di quanto sia difficile in
un posto dove la polizia spesso è corrotta.
Arriva poi, nel secondo capitolo, Montoya (Raúl Briones).
Smilzo e vagamente atletico, anche lui come Teresa ha un
poliziotto in famiglia (nel suo caso il fratello) ed è approdato
tra le forze di polizia anche un po' nel rispetto della
tradizione, ma soprattutto perché è un lavoro come un altro. Si
scopre poi nella terza parte che Teresa e Montoya condividono
ogni sera il divano, insomma stanno insieme tanto da essersi
guadagnati il soprannome di "pattuglia dell'amore" dai loro
colleghi.
Spiega Ruizpalacios che tra l'altro ha diretto alcuni episodi
per la serie Netflix, 'Narcos' , uno dei giovani autori più
creativi del Messico: "Abbiamo iniziato cercando di realizzare
un documentario convenzionale sulla corruzione e l'impunità in
Messico. Questo ci ha portato poi a considerare le figure del
poliziotto e della poliziotta come frontiera tra Stato e
cittadinanza. Ma quando abbiamo iniziato a lavorare con i
poliziotti, siamo giunti al vero problema: come mostrare questi
piccoli atti di corruzione. Così abbiamo incoraggiato gli attori
a diventare agenti di polizia, ad essere spettatori di quel
mondo".
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