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I premi da Los Angeles, ma anche da Londra e Parigi

Oscar

I premi da Los Angeles, ma anche da Londra e Parigi

Soderbergh annuncia compromesso per serata "live" in era Covid

NEW YORK, 30 marzo 2021, 16:14

di Alessandra Baldini

ANSACheck

© ANSA/EPA

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NEW YORK - Il comitato organizzatore degli Oscar ha annunciato che la cerimonia del 25 aprile per la consegna dei premi non si terrà solo a Los Angeles: per venire incontro a attori, registi, produttori e altri artisti del cinema che non si troveranno in California per la notte delle stelle, Londra e Parigi sono state aggiunte come località al centro della cerimonia. Lo ha annunciato Steven Soderbergh, con Jesse Collins e Stacey Sher uno dei producer della serata, in una conversazione via Zoom con i candidati ai premi.

Luoghi specifici in Europa non sono stati ancora finalizzati, ha detto la Sher, ma il compromesso permetterà ai candidati di prendere parte di persona evitando i collegamenti virtuali che hanno creato grossi problemi tecnici e di audience agli ultimi Grammy e ai Golden Globe. Soderbergh ha comunque incoraggiato chi può e se la sente di venire a Los Angeles. Questo comporterà una quarantena che potrà essere abbreviata se si viaggia in business o prima classe, si è ricevuto il vaccino o già si opera all'interno di una "bolla" di produzione. I costi aggiuntivi - ha aggiunto il regista premio Oscar per "Traffic" - saranno coperti da "partner dello show con cui abbiamo relazioni, tra cui compagnie aeree e alberghi".

Inoltre gli Oscar potranno avere una componente Zoom: in seguito alle proteste di alcuni candidati e dopo discussioni con gli organizzatori, l'Academy potrebbe decidere a breve di consentire a chi ha difficoltà a raggiunger Los Angeles di partecipare alla cerimonia in formato virtuale. Le indiscrezioni sono dell'"Hollywood Reporter" che anticipa una riunione tra candidati e i producer della "notte delle stelle" Steven Soderbergh, Stacey Sher e Jesse Collins nella cui agenda sono "aggiornamenti sullo show" e dettagli su cosa fare nel caso in cui il 25 aprile sia necessaria una partecipazione virtuale. 

All'inizio di marzo gli organizzatori avevano categoricamente escluso il ricorso alle videoconferenze dopo il flop di audience registrato da altri premi condotti in formato ibrido, in particolare i Grammy. Ai candidati era stata offerta l'unica opzione di intervenire di persona a Union Station, la storica stazione dei treni di Los Angeles le cui dimensioni consentirebbero il distanziamento sociale anti-Covid: un'opzione accessibile a chi abita nella mecca del cinema, meno per chi deve venire da lontano come i rappresentanti dei cinque film internazionali in gara: il danese "Another Round" di Thomas Vinterberg che è anche candidato alla regia, "Collective" della Romania in corsa anche per miglior documentario, "The Man who sold his skin" tunisino con Monica Bellucci, "Better Days" di Hong Kong e "Quo Vadis Aida" della Bosnia e Herzegovina.

Ci sono poi le registe in corsa, Emerald Ferrell ("Promising Young Woman") e Chloe Zhao ("Nomadland"), nessuna delle quali si trova in questi giorni negli Stati Uniti così come Carey Mulligan ("Promising Young Woman"), Sacha Baron Cohen ("Borat 2," "Il Processo ai Chicago 7"), Anthony Hopkins ("The Father"), Vanessa Kirby ("Pieces of a Woman") and Yuh-Jung Youn ("Minari").

   

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