Immaginate due protagonisti anti-glamour, anti-Ferragni, metteteli poi in uno scompartimento fetido e poco luminoso di un treno e immaginate anche che la donna è una intellettuale omosessuale che studia i petroglifi e, l'altro, un minatore rozzo e ubriaco che appena la vede le chiede se 'la vende', immaginate cosa. Questo il parterre di COMPARTMENT NO.6 del regista finlandese Juho Kuosmanen, in concorso in questa 74/ma edizione del Festival di Cannes, dove però si consuma il più poetico degli abbracci. Adattamento del romanzo di Rosa Liksom, vincitore del premio Finlandia 2011 pubblicato in Italia da Iperborea nel 2014, lo scompartimento del titolo è quello di un treno della Transiberiana diretto a Ulan Bator negli anni '80. Qui si incontrano i due sconosciuti, Laura (Seidi Haarlem) una studentessa finlandese e Ljoha (Yuriy Borisov) un minatore sovietico. L'impatto tra i due in questo scompartimento, che rifiuterebbe qualsiasi selfie ed Instagram, è all'incirca così. Lui addenta salcicce e beve vodka ed è pieno di volgarità, mentre lei pensa solo a come trovare un'alternativa per non passare la notte in quel vagone gestito, tra l'altro, da personale squisitamente sovietico. Un viaggio in treno per questi due pieno di tappe con lunghe pause, dov'è Laura e Ljoha impareranno a conoscersi, a bere insieme e, infine, anche a confidarsi. Ljoha è uno poi che si muove bene nella realtà: sa rubare un'auto in un attimo e portare Laura in una località proibita durante la stagione invernale dove però si trovano i suoi amati petroglifi (incisioni rupestri scavate nella roccia anche diecimila anni fa). "Hytti nro 6" (questo il titolo originale) è un road movie artico. Forse potrebbe essere visto come un goffo tentativo di trovare pace e armonia in un mondo caotico e ansioso" dice Juho Kuosmanen. E ancora il regista sui road movie:"Parlano di libertà e un viaggio in treno è simile al destino. Puoi scegliere dove andare, ma poi prendere solo ciò che ti si offre". Juho Kuosmanen, salito alle cronache internazionali per Hymyilevä mies (titolo inglese The Happiest Day in the Life of Olli Mäki, premiato dalla giuria a Cannes nel 2016 nella sezione Un Certain Regard e distribuito in oltre quaranta Paesi ha girato COMPARTMENT NO.6 prima a San Pietroburgo e poi Murmansk e, infine, molte scene in piccoli villaggi siberiani.
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