/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cannes: 50/50, 'parità non passi di moda'

Cannes

Cannes: 50/50, 'parità non passi di moda'

Campagna CharactHer su mestieri cinema fuori da clichè genere

ROMA, 13 luglio 2021, 20:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel 2018 lo storico red carpet di 82 donne del cinema, attorno alla presidente della giuria Cate Blanchett e alla regista Agnès Varda, lasciò il segno. Era l'avvio pubblico del collettivo 50/50 per la parità di genere al cinema, e un imput ben preciso al festival di Cannes di aprire alle nuove istanze. Tre anni dopo il festival è stato elogiato dall'organizzazione per i "progressi" sull'uguaglianza di genere nell'industria cinematografica. "Non vogliamo sia una moda passeggera che dopo il #MeToo e il caso Weinstein le parole parità, diversità, lotta alla violenza di genere si siano sentite così tanto. Non bisogna allentare la guardia", ha detto ad Afp Sandrine Brauer, co-presidente del collettivo. "Purtroppo oggi ci sentiamo un po' soli", ha aggiunto. Nel 2020 150 festival firmarono una carta e tra i nuovi regolamenti, almeno in Francia, c'è un principio di quote femminili per far emergere le professionalità. Tra l'altro France Télévisions deve rispettare un 30% di registe nei progetti di fiction.
    E' stata lanciata anche con la commissione europea la campagna CharactHer, con una raccolta di video che mettono in evidenza le professioni cinematografiche e audiovisive, tra cui 12 donne ispiratrici che sfidano gli stereotipi. Obiettivo dichiarato: rompere gli stereotipi sui mestieri presumibilmente riservati agli uomini e incoraggiare le giovani donne a rivolgersi a mestieri a cui non avrebbero pensato in primo luogo. "Le donne possono fare qualsiasi cosa!", si legge sul sito di CharactHer.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza