L'attore francese Jean-François Stévenin, che ha iniziato la sua carriera con i grandi della Nouvelle Vague prima di diventare una popolare 'spalla' e poi un regista di culto in soli tre film, è morto all'età di 77 anni in un ospedale a Neuilly; lo ha detto suo figlio Sagamore, anche lui attore, all'Afp.
Regista di 'Passe montagne', 'Doubles Messieurs' e 'Mischka',
Stévenin ha recitato in film eclettici come 'Pocket money' di
François Truffaut, 'Une chambre en ville' di Jacques Demy e 'Le
pacte des loups' di Christophe Gans.
Nato nel Giura nel 1944,
nel 1968 diventa assistente di Alain Cavalier sul set di 'La
Chamade'. Negli anni '80 ha girato sotto la direzione di
Jean-Luc Godard ('Passion' ), poi anche con Patrice Leconte.
Il suo lavoro di regista gli è valso un premio onorario
Jean-Vigo nel 2018 che gli è stato assegnato da Agnès Varda. Il
suo ultimo film, 'Illusioni perdute' di Xavier Giannoli ,
adattato da Balzac, sarà presentato alla Mostra del Cinema di
Venezia.
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