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La persona peggiore del mondo, ironia nordica da Oscar

La persona peggiore del mondo, ironia nordica da Oscar

Reinsve, interpreto una donna che cerca un posto nel mondo

ROMA, 08 novembre 2021, 18:22

Redazione ANSA

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(di Francesco Gallo) LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO (Julie en 12 chapitres), già in concorso al Festival di Cannes e ora in sala dal 18 novembre con Teodora, è un film che si muove su tanti piani e altrettanti teatrini, ben dodici come ricorda il titolo originale. A firma del regista norvegese Joachim Trier, parte come una commedia divertente, brillante e molto parlata che ricorda, alla lontana, quelle di Woody Allen, ma poi arriva l'ombra lunga della morte e della sofferenza. Protagonista Julie (Renate Reinsve, miglior attrice proprio a Cannes), borghese illuminata di trent'anni piena di insicurezze e cambi di fronte, una sorta di Zelig che si innamora di volta in volta di un lavoro o di un uomo diverso. Insomma, come dice oggi a Roma l'attrice, "Julie è una donna che non riesce a trovare il suo posto nel mondo e che a volte pensa di essere la più cattiva".
    Prima studia con grande passione medicina, poi capisce di non essere in realtà interessata al corpo, ma alla mente e così si mette a studiare psicologia. Ma non finisce qui, il passaggio successivo è fare la fotografa, attività in cui davvero di realizzarsi. Per gli uomini che si ritrova ad amare non è diverso. Mentre pensa di aver trovato una certa stabilità con Aksel (Herbert Nordrum), quarantacinquenne autore di fumetti di successo, incontra, dopo un po', il giovane e bello Eivind (Anders Danielsen Lie) e lascia per lui Aksel.
    "Sì è un film sull'amore e sul tempo sul tempo che passa e dunque è anche un film sulla maturità" dice Renate Reinsve, in Italia per promuovere il film.
    Per lei potrebbe non finire qui: The Guardian dà al film cinque stelle e guida il coro di critiche favorevoli della stampa internazionale, mentre Variety inserisce quest'opera in pole position nella corsa all'Oscar per il Miglior film internazionale. Molti media internazionali vedono poi in lei una possibile candidata agli Academy come migliore attrice protagonista.
   

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