"Appartengo a una generazione il cui
latte materno è stato il cinema italiano. Dopo il latte materno
c'è il primo bicchiere d'acqua che è il cinema francese": ha
parlato di sé, del suo lavoro e della sua carriera il regista
ungherese Istvan Szabó, ospite del Festival del cinema europeo a
Lecce che gli consegna l'Ulivo d'oro alla carriera. Szabó è
stato il primo regista ungherese a vincere l'Oscar per il
miglior film straniero, nel 1982, con Mephisto. In sala, a
Lecce, presenta in anteprima nazionale 'Final Report', il suo
ultimo lavoro.
"Non voglio più vedere cellulari, non voglio vedere persone
che guardano i film su smartphone - ha detto Szabó rispondendo
alle domande dei giornalisti - come è possibile vedere un'opera
di Michelangelo su un francobollo di piccole dimensioni?". Il
regista ha anche aggiunto di non vedere un film italiano da
oltre dieci anni: "Mi dispiace dover aggiungere questa seconda
parte - ha specificato - è molto triste".
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