Si è spento a 88 anni a Viterbo Enzo
Robutti, attore, umorista e doppiatore. A comunicarlo la
famiglia, i figli Leandro e Lulu ad esequie avvenute. E' noto al
grande pubblico soprattutto per i ruoli da caratterista nelle
commedie italiane degli anni 70. Da Fellini a Francis Ford
Coppola, dai Fratelli Taviani a Monicelli, da Dino Risi a Pupi
Avati, Robutti ha attraversato tanta parte del cinema italiano
realizzando più di 70 film al fianco di attori come Vittorio
Gassman, Walter Chiari, Adriano Celentano, Gigi Proietti , fino
all'interpretazione di Don Lucchesi nel Padrino parte III.
Celebre anche il suo doppiaggio in Qualcuno volò sul nido del
cuculo di Milos Forman, dove doppia Christopher Loyd.
Esordisce con Vittorio Gassman in "Irma la dolce" per poi
collaborare con alcune tra le voci più autorevoli del teatro
italiano, tra cui Giorgio Strehler. È tra i capiscuola e
pionieri del cabaret italiano, innovatore assoluto della
comicità è annoverabile con Cochi e Renato, Enzo Jannacci, i
Gatti di Vicolo Miracoli tra i grandi mattatori del mitico Derby
Club di Milano, dove nel 1972 vincerà il Bullone d'Oro.
Uomo di cultura e di grande impegno civico, Robutti unisce
al mestiere di attore l'impegno come attivista politico tra le
file del partito radicale prima e nella Federazione dei Verdi
poi. Nel 1992 a Sarajevo, con la città sotto assedio, partecipa
alla marcia dei 500 organizzata da Beati i costruttori di Pace.
"Amiamo ricordarlo lì - dicono i figli - schierato e in cammino
ancora una volta per i diritti umani, mosso da un ampio quanto
sofisticato pensiero di cultura, libertà e pace sornionamente in
compagnia dei suoi personaggi che hanno inventato un modo nuovo
di vedere l'Italia, arguto e all'avanguardia".
Tra le dichiarazioni degli amici raccolte quella di Cochi
Ponzoni: "Enzo era un caro amico. Abbiamo condiviso degli anni
al Derby Club. Ho un ricordo bellissimo della sua bravura come
attore di prosa e come cabarettista straordinario". E Jerry
Calà: "Ogni sera al Derby non mi perdevo mai il suo monologo e
ogni sera mi sbellicavo dal ridere. Grande attore e grande uomo
che ha senz'altro contributo alla mia formazione e a quella dei
miei amici Gatti".
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