Al via le riprese di Kalavria il film
documentario di Cristina Mantis che racconta il viaggio di
Ulisse nella Regione Calabria. La storia di un uomo smarrito
che ritrova se stesso in uno di quei pochi luoghi dove e' ancora
possibile farlo: il Sud del mondo.
Una produzione fortemente voluta da Agnese Ricchi di Ganesh
produzioni, Domenico Pantano per il Centro Teatrale Meridionale
e Mario Mazzarotto per Movimento Film e realizzata con il
sostegno del Ministero della Cultura e della Fondazione Calabria
Film Commission tramite il Bando produzioni 2022.
La produzione esecutiva e' affidata all'Arbalak di Gianluca
Gargano.
Cristina Mantis, regista di origine calabrese, già autrice del
pluri premiato documentario Redemption Song dichiara : "Il film
documentario sarà un viaggio intimo e nomade, costellato dalle
visioni del protagonista, che si materializzano nell'umanità
variegata e speciale che incontrerà durante il suo cammino
permettendogli di entrare in contatto con la storia e con il
mito".
A dare voce e volto ad Ulisse Ivan Franek, attore già
interprete intenso per Silvio Soldini, (Brucio nel vento )
Paolo Sorrentino ( La grande bellezza ) , Mario Martone ( Noi
credevamo).
Il film documentario conta anche sulla partecipazione del noto
cantante e compositore greco Alexandros Hahalis, il cantante
griot Badara Seck, le attrici Agnese Ricchi, (la Maga Circe) e
Cristina Golotta (Leucotea) e l'attore e direttore artistico del
CTM Domenico Pantano.
Tanti i Comuni della Regione Calabria che hanno aderito per
essere ripresi dalla fotografia di Fabio Olmi.
Un uomo straniero (Ivan Franek) approdato in Calabria, perso
nelle sue allucinazioni, si ritrova a vivere i luoghi vissuti da
Ulisse , prima del suo ritorno ad Itaca. Ma non è il solo. Nella
terra dei Feaci, la maga Circe (Agnese Ricchi ) si aggira in un
anfiteatro vuoto e il fluire dell'anima/vento di Penelope.
Ulisse incrocia personaggi singolari come Pitagora (Domenico
Pantano) e il musicista greco ( Alexandros Hahalis ) che vuole
riunire le terre calabre della Magna Grecia con la madrepatria,
Peppina, la donna dei gabbiani e, in un accampamento di
migranti, un griot dalla voce celestiale ( Badarat Sat ).
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