Il regista iraniano dissidente
Mohammad Rasoulof ha confermato di non essere stato in grado di
accettare l'invito del Festival di Cannes a partecipare alla
giuria di Un Certain Regard dopo che gli è stato impedito di
lasciare l'Iran. La notizia è stata data dal servizio di notizie
in lingua farsi di Radio France Internationale (RFI) e il
regista ha confermato a Deadline che gli è stata fornita alcuna
spiegazione sul rifiuto avuto dalle autorità iraniane. Il
festival sperava di assicurarsi la partecipazione di Rasoulof
dopo il suo rilascio temporaneo dal carcere duro di Evin di
Teheran a febbraio a causa di problemi di salute, dopo un
periodo di sette mesi di detenzione.
Le continue restrizioni di viaggio per Rasoulof seguono la
notizia della scorsa settimana secondo cui l'amico e collega
regista dissidente Jafar Panahi aveva lasciato l'Iran per la
prima volta in 14 anni dopo la revoca del suo divieto di
viaggio. Il suo avvocato ha però smentito le voci secondo cui se
n'era andato per sempre, mentre rumors lo davano tra i probabili
giurati di Cannes per la selezione ufficiale, anche questi di
fatto smentiti dall'annuncio oggi della composizione della
giuria che assegnerà la Palma d'oro il 27 maggio.
Rasoulof è stato nel mirino del governo della Repubblica
islamica dell'Iran per tutta la sua carriera. Il suo ultimo
arresto è stato lo scorso luglio, prima delle proteste in corso
di Woman Life Freedom, ed era correlato alla firma di una
petizione intitolata "Lay Down Your Arms" che chiedeva alle
forze di sicurezza di esercitare moderazione in relazione alle
proteste popolari.
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