Una serata evento a Bologna per
celebrare Il nome della rosa: mercoledì, alle 21.45, in piazza
Maggiore, Sotto le stelle del cinema, il cartellone estivo della
Cineteca di Bologna, presenta in prima assoluta il restauro del
film che Jean-Jacqueas Annaud trasse dal romanzo di Umberto Eco.
Sarà lo stesso Annaud a presentare il restauro del film
assieme ai familiari di Umberto Eco, Renate Ramge e Stefano Eco;
Mario Andreose, presidente de La nave di Teseo; Pierre Olivier
della francese TF1, promotrice del restauro; Simona Tondelli,
prorettrice dell'Università di Bologna; Matteo Lepore, sindaco
di Bologna; Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca.
Realizzato nel 1986, a sei anni di distanza dalla prima
edizione del romanzo nel 1980, Il nome della rosa vede Sean
Connery nei panni di Guglielmo da Baskerville, mentre Christian
Slater interpreta il ruolo del giovane allievo Adso da Melk.
Il regista Jean-Jacques Annaud racconta così la nascita del film e il rapporto con Umberto Eco sul set: "Per me l'enorme successo del romanzo è stato una catastrofe.
Ho capito subito che mi si
sarebbe obbiettato che il film non era il libro, sai che
scoperta! Ma cosa potevo raccontare in due ore? Ho concepito il
film come un palinsesto medioevale. Il fascino del libro nasce
dall'intreccio di differenti strati. È un gioco di specchi.
Unisce alla trama di un romanzo d'appendice, di un giallo, un
dibattito che ha marcato la cristianità sulla condivisione della
ricchezza; si aggiunge poi il tema del sapere proibito, e quel
meraviglioso discorso sulla pericolosità del riso che mi ha
molto motivato. Quando mi sono appassionato al Nome della rosa,
mi sono reso conto che dovevo comprendere il funzionamento del
romanzo poliziesco".
Il regista ha infine sottolineato che "Umberto Eco non ha
voluto intervenire perché gli interessava la mia rilettura del
suo lavoro. L'ho fatto venire sul set ed è stato molto contento
della cura che ho avuto per i dettagli. Ma quando gli ho
comunicato il nome dell'attore principale, è stato colto da una
terribile inquietudine. Quando poi ha visto il film ne è rimasto
incantato".
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