/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Lido poker sulla politica, dal suprematismo alla Cina

A Lido poker sulla politica, dal suprematismo alla Cina

In corsa The Order, Jouer avec le feu, I'm still here e Youth

ROMA, 21 agosto 2024, 18:25

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesco Gallo)

In un'edizione del Festival di Venezia, la 81/ma, particolarmente declinata sulla politica e le guerre, anche il concorso dà ad entrambe ampiamente voce con quattro film sui ventuno in corsa per il Leone d'oro.
    E per essere più precisi troviamo: 'The Order' di Justin Kurzel, sul suprematismo bianco; 'Jouer avec le feu' di Delphine & Muriel Coulin, sulla politica che ti entra in casa grazie a un figlio; 'I'm Still Here' di Walter Salles su una donna che cerca la verità sul marito scomparso durante la dittatura militare in Brasile e, infine, 'Youth - Homecoming' di Wang Bing sul dove va oggi l'economia cinese.
    Intanto 'The Order' di Justin Kurzel, thriller politico che si svolge nel 1983, quando una serie di crimini sempre più frequenti e violenti scuotono la zona nord-occidentale degli USA. Rapine in banca, contraffazione, furti di auto blindate che seguono schemi comuni, ma che riescono a confondere le indagini dell'FBI. La svolta si presenta quando un agente (Jude Law) che lavora per conto proprio in una cittadina dell'Idaho ha l'intuizione giusta. Non si tratta di semplici criminali, ma di un'organizzazione terroristica di suprematisti bianchi che pianificavano una rivoluzione conservatrice guidata dallo spietato Robert Jay Mathews (Nicholas Hoult).
    Nel segno di quando la politica ti entra in casa c'è 'Jouer avec le feu' di Delphine & Muriel Coulin. Pierre (Vincent Lindon), un ferroviere sulla cinquantina, alleva da solo i suoi due figli. Quando Louis, il più giovane, lascia la casa per andare a studiare alla Sorbona di Parigi, Fus, di poco più grande e che non ama troppo studiare , diventa ogni giorno più misterioso. Affascinato sempre di più dalla violenza, si ritrova mescolato a gruppi di estrema destra, agli antipodi dei valori di suo padre.
    Ritorno dopo dodici anni al Lido per Walter Salles - regista brasiliano già vincitore dell'Orso d'oro per Central do Brasil (1998) - con 'I'm Still Here'. Fernanda Torres interpreta Eunice Paiva, una donna che cerca la verità sul marito scomparso durante la dittatura militare in Brasile. È la ricostruzione di una vicenda autentica, la ricerca da parte della moglie dell' ex deputato socialista, Marcelo Rubens Paiva, arrestato e fatto scomparire dalla polizia durante la dittatura militare brasiliana all'inizio degli anni Settanta. Salles era amico della famiglia del deputato. Tutto è accaduto nel 1971, nel pieno della ditadura militar, Eunice Paiva madre di cinque figli, diventa un'attivista militante quando il marito scompare.
    Il film è basato sull'omonimo memoir dello stesso Marcelo Rubens Paiva.
    Se è vero, come diceva il grande Karl Marx ne Il Capitale, che il vero cuore della politica sta nell'economia, da non perdere 'Youth - Homecoming' di Wang Bing. Ultimo capitolo della trilogia del regista - il più grande documentarista cinese in attività - che ha già dedicato il primo capitolo Youth Spring a un gruppo di giovani lavoratori tessili che si spostano dai loro villaggi rurali per lavorare in manifatture cittadine, film in concorso a Cannes l'anno scorso. Il secondo capitolo lo si vedrà a Locarno mentre in quello conclusivo che approda al Lido c'è il ritorno a casa dei ragazzi, dopo il fallimento della fabbrica in cui erano impiegati e sfruttati a Zhili, vicino a Shanghai.
    Migrati dai villaggi rurali per lavorare, vivono come formiche in dormitori, sperando di costruirsi un futuro migliore. Le loro amicizie e relazioni amorose si sviluppano e si dissolvono sotto le pressioni economiche e familiari. Wang Bing documenta un anno della loro vita quotidiana, catturando le sfide e i sogni di questi giovani lavoratori.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza