Donna Tartt con il suo terzo romanzo, 'Il cardellino', evento letterario dell'anno che sfiora le 900 pagine, pubblicato in Italia da Rizzoli, ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa.
Misteriosa, schiva, la scrittrice americana, classe 1963, che si concede poco, o per niente, alla stampa, scrive un libro ogni dieci anni e lo fa a mano, festeggia con questo romanzo dalla forte vena dickensiana i suoi secondi cinquant'anni. E si prende la soddisfazione di rilanciare il romanzo monstrum e riaffermare il valore della lentezza nella stesura di un'opera. "Scrivo i miei libri a mano, su taccuini che scelgo con particolare attenzione. Ne ho pile e torno sempre a guardare quelli che ho gia' finito. Poi trasferisco tutto sul computer, digito io e via via correggo, inserisco altre cose, modifico. A volte nel corso di questo lungo processo ho due o tre amici che
mi leggono" ha raccontato la Tartt, recentemente a Roma con il suo nuovo romanzo, che al massimo pensa di arrivare a scrivere cinque romanzi.
Dopo il bestseller 'Dio di illusioni' che ha venduto 5 milioni di copie in tutto il mondo e 'Il piccolo amico', con 'Il cardellino' la Tartt ci porta nel mondo dell'arte ispirandosi al quadro di Carel Fabritius del 1654, a cui fa riferimento il titolo del romanzo.
Tra thriller e romanzo di formazione Il cardellino, tradotto per l'edizione italiana da Mirko Zilahi de' Gyurgyokai, vede protagonista il giovane Theo Decker, rimasto orfano in una New York realistica e fiabesca al tempo stesso, che sopravvive per miracolo ad una esplosione causata da un attentato terroristico al Metropolitan Museum of Art in cui perde invece la vita sua madre. Morto anche il padre in un incidente stradale, l'unica consolazione di Theo è 'Il cardellino', quel piccolo quadro che ha portato con sè dopo l'esplosione.
"Sapevo che volevo scrivere di un quadro rubato, ma quando ho visto in copia ad Amsterdam 'Il cardellino' è ho scoperto la sua storia, ho pensato 'Dio me lo ha fatto cadere in grembo' ha detto la Tartt. Andato a ruba negli Stati Uniti,il romanzo è stato gia' opzionato dai produttori di The Hunger
Games per diventare un film o forse una serie televisiva.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
